Cos’è la leishmaniosi?
È una malattia protozoarica veicolata dai pappataci nella stagione calda di notte.
Quali sono i sintomi che ci devono allarmare?
Praticamente ogni cosa diversa che può fare il nostro cane, diminuzione dell’appetito, problemi cutanei, problemi oculari, zoppie, aumento della sete, intolleranza all’esercizio fisico, aumento di lunghezza delle unghie, oppure può decorrere per mesi in maniera asintomatica. Generalmente noi consigliamo un controllo mediante esame del sangue nel periodo invernale (tra gennaio e fine marzo) per vedere se il cane fosse venuto a contatto con il protozoo nell’estate precedente. Se il test risultasse negativo possiamo stare tranquilli se disgraziatamente risultasse positivo si apre un iter diagnostico lungo e complesso. Se il cane è sintomatico tutto è più semplice, si controllano le funzioni dei principali organi(fegato, reni, test di coagulazione…) si stadia la malattia e quindi verrà impostata la terapia del caso. I problemi nascono se il cane non presenta sintomi specifici, noi dobbiamo dimostrare che il cane è ammalato iniziando con alcuni test chiave: esame di aspirati citologici di linfonodo, midollo osseo e conferma della positività mediante metodica PCR(rilievo del DNA della Leishmania nel sangue, linfonodo e midollo osseo), quindi confermata la malattia si fanno gli esami precedentemente descritti. Inoltre essendo la Leishmaniosi una malattia che trova buon gioco in soggetti immunodepressi dobbiamo monitorare la funzionalità del sistema immunitario del cane mediante test ematologici per poterVi fornire una prognosi più accurata possibile. La terapia è costituita da somministrazioni orali di compresse e esecuzione di punture sottocutanee per periodi variabili. La prognosi è variabile da soggetto a soggetto a seconda della situazione generale(anemia, insufficienza renale, poliartrite…) generalmente se diagnosticata in tempo la prognosi è buona, il cane può vivere bene per anni.
La Leishmaniosi è una malattia dell’uomo ma non può essere contratta da un cane ammalato, cosi come non si trasmette da cane a cane, ci deve essere sempre il veicolo, cioè il pappatacio. Nell’uomo l’incidenza è molto bassa può colpire persone HIV positive, soggetti con tumori, bambini.