Se sei pronto all’arrivo in casa di un piccolo terremoto, insaziabile di coccole, sempre pronto allo scherzo, coraggioso, intelligente, compagno di giochi perfetto….allora è giunto il momento di cercarTi un Jack russell.
E così iniziò la mia avventura con questi meravigliosi cani che oggi riempiono la mia casa, i miei spazi la mia vita! Forse non sono la persona più obiettiva per scrivere di jack perché come tutti coloro che sono profondamente innamorati della propria razza ne vedono poco i difetti, ma vi è certamente da dire che i difetti di queste piccole pesti sono veramente minimi in confronto ai grandi pregi.
Ah dimenticavo prima di cominciare veramente a parlare di questi piccoli grandi cani una considerazione personalissima e forse anche un poco pazza: i jack portano fortuna !
La storia
Tutto iniziò agli inizi del secolo scorso quando nel Devon in Inghilterra il reverendo John Russell stanco di terrier che non si adattavano ai tipi di caccia di cui lui era innamorato si mise in testa di selezionare una nuova razza badando poco all’aspetto esteriore e molto al carattere, al temperamento ed all’attitudine.
Da grande cinofilo e grande allevatore di terrier cominciò ad incrociare discendenti dell’antico English white terrier con sangue bulldog. Ne derivò un cane di grande coraggio che con l’immissione del sangue beagle ottenne anche un’esasperato senso del selvatico. Poiché il problema era di ottenere piccoli cani ben adattabili alla caccia in tana alla volpe ed al tasso( animale peraltro ferocissimo se attaccato ) immise anche sangue Border terrier e Lakeland per aggiungere ancora istinto terrier ai propri cani.
Ne derivò un cane non ben fissato che riproduceva sia soggetti a gamba corta che soggetti a gamba un po’ più lunga.
Nacquero così i Parson.
Ma veniamo allo sviluppo ulteriore della razza. I jack russell terrier ( quelli a gamba corta per intenderci) invadono l’Australia dove piacciono in maniera inverosimile, rappresentano un po’ quello che per la Gran Bretagna fu lo Staffordshire Bull terrier che invase l’isola come cane da compagnia diventando di gran moda negli anni ottanta.
L’allevamento diventa molto selettivo e viene fissato un tipo abbastanza preciso.
Ed è nell’anno 2000 che l’Australia chiede il riconoscimento della razza che viene rilasciato in via provvisoria in Ottobre.
Commento allo standard
Stabilito che la caratteristica più importante del Jack è il carattere veniamo brevemente a descriverlo. E’ un cane pieno di vita molto attivo con espressione vivace ed intelligente: se ci si sofferma un attimo si comprende subito che questa è la descrizione impossibile, come la chiamo io, del temperamento terrier. Determinato e forte con la selvaggina, docile ma sempre allegro e vigile col padrone è però a differenza degli altri terrier estremamente sociale con gli altri cani poiché capace in tempi rapidissimi di stabilire la gerarchia e rispettarla. Non è un caso che in alcuni raduni amichevoli di jack si vedano venti o trenta di questi cani giocare e correre insieme dopo aver stabilito le gerarchie in modo molto rapido.
Ma veniamo al fenotipo ( aspetto esteriore ). Innanzitutto abbiamo un punto assolutamente fermo nella descrizione dell’aspetto generale: è un cane nel rettangolo più lungo che alto e l’altezza misurata dal garrese allo sterno è uguale a quella misurata dal gomito a terra. Anche la circonferenza toracica è stabilita dallo standard di circa 40-43 cm per permettere al cane di conservare la sua attitudine primaria ad entrare in tana. I tipi di pelo anch’essi sono stabiliti con grande chiarezza: pelo liscio, pelo duro senza difese ( broken ), pelo duro con difese ( rough ).
La testa viene descritta con cranio piatto; già qua si incontrano i primi problemi poiché molti soggetti invece hanno un cranio arrotondato che è scorretto. Inoltre la testa nell’insieme deve essere potente con il muso lievemente più corto del cranio. Mascelle potenti e quindi i soggetti con musi leggeri vanno penalizzati. Occhi scuri mucose ben pigmentate. I soggetti che presentano una testa nell’insieme leggera o tipo pincher vanno penalizzati.
Le orecchie devono essere ripiegate in avanti. Cani con orecchie dritte sono non ammessi.
Il collo è forte e asciutto come in tutti i terrier da tana e il tronco ha una linea dorsale dritta e ben solida. Quindi le cifosi dorso lombari che si vedono in molti cani sono da penalizzare. Il rene nonostante sia un cane nel rettangolo ( la lunghezza dal garrese alla coda è superiore che l’altezza dal garrese a terra ) è corto.
La coda è inserita abbastanza alta tagliata o integra, portata alta in movimento e se tagliata all’altezza delle orecchie. Quindi le code mozzate a moncherino ( 2 o 3 vertebre ) sono sbagliate.
Ma veniamo ad una nota dolente in molti jack russell : gli appiombi degli arti. Gli anteriori devono essere moderatamente muscolosi con buone angolature e con appiombo dal gomito al piede dritto in perpendicolare. E’ questo uno dei difetti più marcati nei soggetti di questa razza dove per selezione genetica errata o non accurata si presentano molti cani con mancinismo, radio curvo insomma arti anteriori deformati. Penso che sia necessario penalizzare pesantemente questi cani onde escluderli dalla riproduzione. Anche i posteriori devono essere in appiombo perpendicolare e cani vaccini o con deviazioni dei raggi ossei vanno penalizzati. I piedi devono essere chiusi, rotondi ne ruotati in dentro ne in fuori.
Il movimento di conseguenza è sciolto con arti paralleli.
Torniamo per un attimo al mantello; in tutte e tre le varietà è molto importante che il bianco predomini sugli altri colori.Gli altri colori possono essere macchie nere, tan o marroni. Spesso si vedono soggetti molto macchiati e questi sono da penalizzare in quanto il bianco dominante ha una sua effettiva ragione. Infatti se utilizzato per la caccia in tana questo piccolo cane veniva tenuto nella sacca a cavallo fino a che la muta di fox hound si fermava perché la volpe entrava in tana; a questo punto liberato, il Jack nella tana dopo un tempo più o meno lungo stanava la volpe uscendo a gran velocità prima la volpe e poi il cane. Visto l’odore di selvatico che emanavano entrambi, uno dei metodi di riconoscimento da parte della muta di fox hound era il colore bianco. Così si evitava di far assalire il Jack dalla muta. Ecco perché questa caratteristica è così importante.
La taglia del Jack è ben precisa: da 25 a 30 cm. In pratica dovrebbe essere l’equivalente di 5 cm ogni Kg di peso. Soggetti fuori taglia non sono ammessi ma ricordiamoci che è altrettanto grave il sottotaglia !
I difetti che lo standard definisce molto gravi sono principalmente quattro: la mancanza di carattere terrier è sito al primo posto a conferma di quanto sopradetto. LA mancanza di armonia è un altro grave difetto poiché fa apparire un cane già difficile da armonizzare come tutti i gamba corta ancor più disarmonico. Il movimento strascicato, quindi legato è il terzo grave difetto, e se ci si pensa un attimo in realtà si collega al primo punto poiché è una perdita delle caratteristiche terrier. E come ultimo il labbro pendulo; questo perché si perde la caratteristica della testa Jack e si tende a ritornare ad un suo predecessore: il beagle.
Ciò detto appare chiaro che quello che si racconta sul fatto che il Jack abbia uno standard poco chiaro non è assolutamente vero, vero è invece che manca ancora una eccellente uniformità di razza, ma è solo con una selezione accurata e prolungata nel tempo che si potrà ottenerla.
Ad onor del vero però vi è da dire che i soggetti a pelo duro e i soggetti a pelo liscio sono ad una prima occhiata abbastanza differenti, ma la costruzione di base è assolutamente identica; solo il mantello fa apparire i cani un po’ diversi.
Il momento di grande moda che stanno vivendo ha poi fatto nascere delle leggende metropolitane che poco hanno a che vedere con la razza, tipo inglese, tipo australiano , tipo americano etc etc. In realtà lo standard del Jack Russell terrier è uno e uno solo che poi si abbiano delle piccole differenze e delle definizione di tipo in relazione ai canili di provenienza ed ai gusti selettivi dei vari paesi è ammissibile ma ripeto che i Jack sono solo di un tipo.
In Olanda ad esempio si trovano degli ottimi allevatori che hanno soggetti molto simili a quelli australiani, mentre in Inghilterra visto la poca selezione in relazione alla bellezza ( sono ancora cani allevati prevalentemente per il lavoro ) si hanno disparità di tipo ancora molto forti. L’allevamento americano è praticamente in linea con quello australiano e non vi sono grandi problemi. Smettiamola quindi di dire tipo australiano, tipo inglese anche se ad onor del vero anch’io personalmente ero caduto in questo equivoco.
E ricordiamoci che lo standard è uno e uno solo !
E per ultimo due parole sulla situazione attuale in Italia.
Nel nostro paese accanto ad allevatori ed amatori che da lungo tempo si stanno battendo per il riconoscimento di questa piccola grande razza esiste un fenomeno parallelo di privati ed allevatori senza scrupoli che hanno per così dire fiutato il business del momento jack. Il risultato è che le nascite sono aumentate in maniera impressionante e se mi permettete il termine si “ sforna “ di tutto e di più spesso senza nessun criterio selettivo. La conferma giunge durante le esposizioni dove per i riconoscimenti LIR si hanno molti cani a cui non viene concesso il LIR stesso vista la non tipicità del soggetto.
Quindi un consiglio amichevole è quando si decide di acquistare un cucciolo di Jack di rivolgersi solo ad allevatori di provata esperienza. E per ultimo a tutti coloro che decidessero di avere in Jack nella propria vita: ricordateVi che alla fine è un terrier e un terrier con la T maiuscola.
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